Migrazione dall’on-premises ad Azure utilizzando Azure Migrate

Azure Migrate è un tool gratuito che permette di individuare le risorse nel datacenter, effettuare l’analisi dell’idoneità delle macchine per la migrazione verso il Azure, stima dei costi e visualizzazione delle dipendenze delle app, nel caso in cui abbiate delle applicazioni multi-tier. Gli strumenti a disposizione permettono di velocizzare il trasferimento rapido in modalità lift-and-shift e hanno l’obiettivo di farvi risparmiare, suggerendovi le dimensioni ottimali per le vostre risorse cloud.

Affrontare una migrazione verso il cloud potrebbe essere per molti una vera e propria sfida e sicuramente la valutazione dei costi è un fattore importante per molte realtà, che però possono usufruire nel cloud della sicurezza, della governance e della scalabilità delle soluzioni proposte. Senza dimenticare che l’implementazione delle best practices e dei team di supporto a nostra disposizione in Azure migliorano di molto la nostra soluzione, che potrebbe essere obsoleta, sottodimensionata, poco sicura e perché no, anche costosa nella sua attuale gestione.

Azure migrate ci aiuta nel processo di migrazione utilizzando tre fasi ben precise:

  • Discovery: Il tool si occupa di trovare tutte le risorse che possono essere migrate nel cloud
  • Assessment: è la fase più importante, perché ci permette di valutare se le nostre macchine possono essere migrate e ci permette di avere una stima dei costi della nostra infrastruttura ospitata in Azure
  • Migration: la migrazione è enormemente semplificata e ci permette di portare le macchine nel cloud e successivamente eseguirle con pochissimi clic ed in pochissimo tempo.

Figura 1: Azure Migrate capabilities – Credits: Microsoft

Creazione del progetto di migrazione utilizzando Azure Migrate

Dal portale di Azure cercate la funzionalità Azure Migrate e nella scheda Overview vi verranno mostrati gli scenari per migrare i datacenter on-premises ad Azure.

Figura 2: Scheda Overview di Azure Migrate

Cliccando su Assess and migrate Servers verrete reindirizzati al nodo Servers, da cui potrete lanciare il wizard per creare un nuovo progetto di migrazione.

Figura 3: Opzione Servers in Azure Migrate e lancio del wizard di creazione di un nuovo progetto di migrazione

Cliccate su Create project e inserite le informazioni richieste, facendo attenzione a scegliere di voler tenere i dati di progetto in Europa. Impostate la sottoscrizione, il gruppo di risorse, il nome del progetto e la geografia per i dati del progetto di migrazione. Qui verranno messi solo i vostri dati di progetto; successivamente potrete decidere dove mettere le macchine da replicare e da migrare.

Figura 4: Creazione del progetto di migrazione

Microsoft permette di effettuare un assessment completo dell’infrastruttura esistente on-premises. Durante il processo di assessment vengono collezionate molte informazioni relative al vostro ambiente, che vi potranno aiutare successivamente a scegliere le risorse (e quindi gestire i costi) della vostra infrastruttura.

Discover

In questa prima fase abbiamo la possibilità di valutare il nostro ambiente e capire se esistono configurazioni che non sono adatte per Azure, come ad esempio la versione del sistema operativo oppure la dimensione del disco troppo grande da poter essere supportata in Azure. In più, a seconda delle problematiche riscontrate, ci verranno proposte anche delle soluzioni per poter evitare problemi con la successiva migrazione.

Fate clic su Discover nel nodo Assessment tools per iniziare il wizard, che vi assisterà nella fase di valutazione della vostra infrastruttura on-premises.

Figura 5: Inizio della fase di assessment

Nella schermata successiva vi verrà chiesto se volete fare un Discover della vostra infrastruttura utilizzando un’appliance oppure semplicemente importando un file CSV con le caratteristiche delle vostre macchine. Dopo aver scelto la modalità, scegliete in che modo le vostre macchine sono virtualizzate nel datacenter on-premises (Hyper-V oppure VMware) o se sono macchine fisiche o macchine ospitate in altri cloud pubblici, come AWS, GCP, Xen, ecc.).

Effettuate il download della Azure Migrate appliance, una VM preparata da Microsoft con all’interno tutti i tool necessari al Discover, oppure potete scaricare un file ZIP con all’interno uno script PowerShell di installazione e tutto il software necessario a poter fare l’assessment della vostra infrastruttura, da eseguire in una macchina creata da voi on-premises.

Successivamente generate una chiave che vi servirà a configurare la vostra Azure Migrate appliance e che collegherà l’appliance al vostro progetto di Azure Migrate, in cui verranno caricate tutte le informazioni recuperate dai software di analisi e discovery.

NOTA: In questa guida utilizzerò una mia infrastruttura on-premises basata su Microsoft Hyper-V. Se avete intenzione di migrare macchine virtuali VMware vi rimando alla lettura della guida Migrare macchine virtuali VMware dall’on-premises ad Azure utilizzando Azure Migrate

Figura 6: Download dell’appliance o dello script di configurazione di Azure Migrate

Nel caso in cui abbiate deciso di scaricare il file ZIP con lo script di installazione e i software da utilizzare in una delle vostre macchine virtuali, all’interno del file troverete i tool mostrati nella figura sotto:

Figura 7: Script di installazione di Azure Migrate

Io ho deciso di utilizzare lo script di PowerShell e ho provveduto ad installarlo in una macchina presente all’interno della mia infrastruttura, seguendo le indicazioni riportate nel portale di Azure Migrate (Windows Server 2016, 32 GB di RAM, 8 vCPU e 80 GB di spazio disco). L’installazione di tutti i componenti necessari dura pochissimi minuti.

Figura 8: Installazione dello script di Azure Migrate per la creazione dell’appliance di Assessment

Al termine dell’installazione, si aprirà l’Appliance Configuration Manager che vi permetterà, tramite una pagina web, di configurare l’appliance per poter comunicare tutti i dati relativi alle vostre macchine virtuali nel progetto di Azure Migrate. Le configurazioni richieste sono molto semplici e la pagina web è molto intuitiva.

Figura 9: Accettazione dei termini di licenza

A questo punto, dopo aver controllato i prerequisiti software necessari al funzionamento dell’appliance, è necessario registrare la Azure Migrate appliance utilizzando la chiave di progetto che avete generato prima. In questo modo l’appliance invierà i dati collezionati direttamente nel nostro progetto di Azure Migrate.

Figura 10: Controllo dei prerequisiti software richiesti dalla Azure Migrate appliance e inserimento della chiave di progetto

Cliccate quindi su Login per effettuare l’accesso a Microsoft Azure e associare l’appliance al vostro progetto di Azure Migrate.

Figura 11: Login a Microsoft Azure

Figura 12: Inserimento delle credenziali di accesso a Microsoft Azure

La procedura di registrazione dell’appliance di Azure Migrate potrebbe durare alcuni minuti. Nel mio caso sono bastati solo tre minuti, ma ce ne potrebbero volere fino a dieci.

Figura 13: Registrazione dell’appliance con il progetto di Microsoft Azure Migrate

Terminata la procedura di registrazione, fate clic su Add credentials per inserire le credenziali amministrative del vostro host o del vostro cluster Hyper-V, in modo tale che sia possibile fare il discover delle macchine virtuali.

Figura 14: Inserimento delle credenziali di accesso all’host/cluster Hyper-V

Aggiungete gli host o il cluster Hyper-V che volete utilizzare per il vostro progetto di migrazione con Azure Migrate, indicando l’indirizzo IP o l’FQDN. È anche possibile importare una lista di host utilizzando un file CSV.

Figura 15: Aggiunta degli host/cluster di Hyper-V di cui effettuare il discover e l’assessment

Terminato l’inserimento di tutte le informazioni richieste, potete procedere facendo clic su Start discovery.

Figura 16: Inizio della discovery delle VM on-premises

La discovery inizia nel giro di pochissimi minuti. Il tool si connetterà al vostro host o al vostro cluster Hyper-V e comincerà a collezionare informazioni. Potete passare nel portale di Azure per vedere i dati che sono collezionati.

Figura 17: La discovery è iniziata e i dati vengono caricati nel nostro progetto di Azure Migrate

Dal portale di Azure, nel nodo Servers di Azure Migrate, vedrete che la Discovery è in progress e nel giro di qualche minuto sarà possibile fare l’ assessment, come mostrato nelle figure sotto:

Figura 18: La discovery delle VM on-premises è in progress

Assessment

La fase di assessment è quella più importante perché ci mostrerà se le nostre macchine possono essere migrate ad Azure e soprattutto che costi dovremo affrontare per ospitare la nostra infrastruttura nel cloud.

Dal nodo Servers di Azure Migrate, cliccate su Assess nella scheda Assessment tools.

Figura 19: Terminata la discovery è possibile effettuare l’assessment

Partirà un wizard che vi guiderà nella creazione del report di assessment.

Figura 20: Wizard per la creazione del report di assessment

Scegliete di quale macchine volete effettuare l’ assessment, selezionando quelle che sono state trovate dalla appliance di Azure Migrate che avete installato on-premises e che ha effettuato il discovery.

Figura 21: Scelta delle macchine on-premises di cui fare l’assessment

Figura 22: Creazione dell’assessment

Nel giro di pochissimo tempo verrà creato l’ assessment e sarà possibile visualizzarne i risultati , partendo direttamente dal nodo server di Azure Migrate.

Figura 23: Assessment creato

L’assessment utilizza delle configurazioni predefinite, decidendo un quale location posizionare le macchine virtuali migrate e decidendo la dimensione delle VM in base alle informazioni raccolte dalla Azure
Migrate appliance.

Figura 24: Scelta dell’assessment

Come si può vedere dalla figura sotto, sono state trovate diverse macchine virtuali e i costi stimati e la possibilità delle macchine di poter essere migrate ed eseguite in Azure.

Figura 25: Risultati dell’Assessment creato

Cliccando su Azure readiness potete ricevere il dettaglio per ogni singola macchina virtuale ed in più cliccando su Edit properties avete la possibilità di modificare il vostro assessment.

Figura 26: Dettaglio della Azure readiness delle VM scelte

Io ho deciso di modificare l’ assessment scegliendo una target location diversa da quella proposta, ho cambiato la dimensione delle macchine virtuali, il VM uptime ed altri parametri disponibili, come mostrato nella figura sotto:

Figura 27: Modifica dei parametri dell’assessment

Come si può vedere dalla figura sotto, i risultati dell’ assessment sono molto diversi da quelli proposti inizialmente, perché tengono conto le modifiche che ho effettuato e ricalcolano i costi considerando le nuove configurazioni che ho scelto.

Figura 28: Assessment modificato secondo i nuovi parametri inseriti

Migration

Dopo l’assessment siamo pronti per la terza fase, cioè per migrare le macchine virtuali in Azure. Dal portale di Azure, scegliete Azure Migrate scegliete il nodo Servers e cliccate su Discover nella scheda dei Migration tools. Dopo aver scelto il virtualizzatore che utilizzate on-premises e la regione dove volete migrare le macchine virtuali fate clic su Create Resources.

NOTA: La procedura mostrata di seguito è valida se utilizzate Hyper-V on-premises. Nel caso utilizziate VMware, abbiate macchine fisiche o dobbiate migrare da AWS o GCP la procedura sarà diversa. Trovate una guida dedicata alla pagina Migrare macchine virtuali VMware dall’on-premises ad Azure utilizzando Azure Migrate

Figura 29: Fase di Discover dei Migration Tools

Il processo di creazione delle risorse necessarie alla migrazione dura pochi minuti. Verrà creato un Azure Recovery Services Vault all’interno del quale verranno replicate le vostre VM.

Figura 30: Creazione delle risorse Azure necessarie alla migrazione

Per poter replicare le vostre macchine virtuali in Azure, sarà necessario scaricare un software da installare sull’host Hyper-V (Hyper-V Replication Provider) e sarà necessario procedere alla successiva registrazione dell’host o del cluster Hyper-V con il progetto di Azure Migrate.

Figura 31: Download del client di replica di Azure Site Recovery

Terminato il download dell’ Hyper-V Replication Provider, provvedete alla sua installazione on-premises, come mostrato nelle figure sotto:

Figura 32: Azure Site Recovery Setup Provider per Hyper-V

Figura 33: Cartella di installazione di Azure Site Recovery Setup Provider per Hyper-V

A questo punto del wizard dovete utilizzare il file con la chiave di accesso al vostro Azure Site Recovery Vault, che avete scaricato precedentemente dal portale di Azure Migrate.

Figura 34: Inserimento delle credenziali per l’accesso ad Azure Site Recovery Vault

Figura 35: Installazione del Azure Site Recovery Setup Provider per Hyper-V completata

Figura 36: Finalizzazione della procedura di registrazione dei server on-premises

La finalizzazione della procedura di registrazione degli Host Hyper-V on-premises dura un paio di minuti.

Figura 37: La procedura di finalizzazione richiede qualche minuto

Figura 38: Finalizzazione della procedura di registrazione dei server on-premises completata

Subito dopo la registrazione dell’host on-premises, nel giro di qualche minuto verrà effettuato il Discover dell’infrastruttura on-premises e sarete pronti per migrare le vostre VM.

NOTA: Assicuratevi di aver già creato una VNET ed uno Storage Account dove mettere la replica delle VM. Il wizard di replica, infatti, non vi permetterà di crearli al momento. Le due risorse devono essere già esistenti.

Cliccate sul pulsante Replicate per iniziare la procedura di replica delle VM.

Figura 39: Inizio della procedura di replica delle VM

Figura 40: Scelta del tipo di virtualizzatore utilizzato on-premises

Nella schermata successiva decidete quali VM volete portare nel Cloud. È possibile scegliere le macchine che sono state trovate dal processo di assessment e di discovery di Azure Migrate fatto prima.

Figura 41: Selezione delle VM da migrare utilizzando il progetto di Assessment creato in precedenza

Figura 42: Scelta delle VM da replicare in Azure

Figura 43: Inserimento delle informazioni relative alla sottoscrizione, al resource group, alla VNET e allo storage account dove mettere le VM

Decidete quale dimensione deve avere ogni singola VM oppure lasciate decidere ad Azure Migrate, secondo le informazioni che avrà raccolto e secondo le indicazioni che avete dato voi se avete cambiato l’assessment come mostrato prima. Scegliete anche il tipo di sistema operativo che è installato nella VM.

Figura 44: Scelta della dimensione delle VM Scelta della dimensione delle VM

Figura 45: Scelta dei dischi da replicare

Figura 46: Schermata di riepilogo ed avvio della replica delle VM

A questo punto non vi resta che attendere la prima replica di tutte le VM scelte. Mettetevi comodi.

Figura 47: Replica iniziale in Azure delle VM scelte

Al termine della replica della VM (ci sono volute alcune ore) tutte le VM riporteranno lo stato Protected.

Figura 48: Tutte le macchine sono state replicate correttamente in Azure

Per assicurarvi che la migrazione sia andata a buon fine potete effettuare un test di migrazione, che catturerà uno snapshot del disco della macchina virtuale che avete replicato e successivamente lo collegherà ad una VM di test da eseguire in Azure per le verifiche del caso. Selezionate la VM e dal simbolo con i tre puntini scegliete Test Migration. Nella schermata successiva scegliete a quale virtual network collegare la macchina virtuale, in modo tale da potermici poi successivamente connettere e verificare che tutto funzionasse in maniera corretta.

Figura 49: Inizio del test di migrazione della VM

NOTA: la virtual network a cui collegare la VM deve essere già esistente. Vi consiglio di utilizzare una virtual network NON collegata alla rete di produzione perché altrimenti vi ritroverete due host con lo stesso nome nella rete.

Figura 50: Scelta della virtual network a cui collegare la VM, per effettuare i test. e inizio del test di migrazione

Figura 51: Avvio della VM per poter effettuare il test di failover

Noterete a questo punto che è stata creata una nuova macchina virtuale, con lo stesso nome della VM ma con il suffisso -test, a cui vi potrete collegare per effettuare tutte le prove di funzionamento, come mostrato nella figura sotto:

Figura 52: VM di test creata

Collegatevi quindi alla macchina virtuale in desktop remoto ed effettuate tutte le prove che ritenete necessarie per verificarne il corretto funzionamento nel cloud.

Figura 53: Collegamento alla VM per il test di migrazione

Ripetete la stessa procedura per tutte le VM, in modo tale da poter verificare se tutti software funzionano perfettamente e le VM possono scambiare dati tra di loro.

Figura 54: Avvio del Test failover per tutte le macchine da migrare

Figura 55: Tutte le macchine di test sono attive e potete procedere con le verifiche di funzionamento

Terminati tutti i test potete quindi ritornare nel pannello di Azure Migrate e utilizzare il tasto Clean up test migration per completare la procedura di test e per distruggere la macchina di test che era stata creata.

Figura 56: Completamento del test di migrazione e pulizia delle risorse di test create

Figura 57: Conferma della pulizia delle risorse di test

Migrazione delle VM

Terminati tutti i test sarà possibile migrare la macchina virtuale utilizzando il tasto Migrate. Partirà una procedura che vi guiderà nell’operazione di lift-and-shift e di accensione della macchina in Azure. Come si può vedere dalle figure sotto l’operazione è molto semplice e non necessita di spiegazioni.

Figura 58: Migrazione delle VM per l’accensione nel cloud

Figura 59: Scelta delle VM da migrare e da accendere nel cloud

Figura 60: Avvio della fase di migrazione delle VM scelte

Il Planned Failover dura veramente pochi secondi e consiste nello spegnimento della VM on-premises, della replica di tutti i dati che sono stati creati nella VM di partenza dall’ultima replica effettuata e accensione della VM in Azure.

Figura 61: L’operazione di planned failover viene completata in pochissimi minuti

Nel portale di Azure troverete le macchine migrate e potrete cominciare ad utilizzarle.

Figura 62: Le macchine migrate sono visibili nel portale di Azure

A questo punto è possibile interrompere la replica e completare la migrazione. Verrà fermata la macchina on-premises e verrà anche interrotta la replica con la macchina accesa in Azure. Dal pannello di Azure Migrate fate clic su Stop replication.

Figura 63: Interruzione della replica tra la VM on-premises e quella migrata in Azure

Figura 64: Conferma dell’interruzione della replica

Procedete alla migrazione delle restanti macchine virtuali.

Figura 65: Migrazione delle restanti VM

Figura 66: Tutte le macchine scelte sono state migrate e sono operative in Azure

A questo punto è possibile interrompere la replica delle macchine virtuali accese e completare la migrazione. Verranno fermate le macchine on-premises e verrà anche interrotta la replica con le macchine accese in Azure. Dal pannello di Azure Migrate selezionate ogni singola macchina e dal menù con i tre puntini scegliete Stop replication.

Figura 67: Interruzione della replica per ogni singola macchina migrata

L’operazione viene completata in pochi secondi.

Figura 68: Interruzione della replica per le VM migrate

Adesso le vostre macchine sono state completamente migrate in Azure, ma sarà ancora capace di parlare con l’infrastruttura on-premises grazie al collegamento tra la virtual network e la vostra azienda, realizzato con una VPN Site-to-Site oppure con ExpressRoute.

Come si può vedere dall’immagine sotto, in Hyper-V le VM migrate sono spente, mentre le altre macchine che abbiamo deciso di non migrare sono raggiungibili dal cloud, se abbiamo configurato correttamente la rete virtuale.

Figura 69: Le macchina virtuali migrate sono spente nell’infrastruttura on-premises

Conclusioni

Grazie ad Azure Migrate siamo capaci di spostare facilmente i nostri workload dall’on-premises verso Azure. Dopo una prima fate di assessment possiamo avere un’idea dei costi di esercizio e delle configurazioni migliori per l’esecuzione delle nostre VM nel cloud di Microsoft. La fase di discovery e di assessment rappresentano un punto cruciale per la scelta strategica della migrazione. Il tool poi ci permette davvero con pochi clic di portarla a compimento, nel minor tempo possibile.