Articoli che trattano di Windows Server 2016

Procedure di Ripristino di Domain Controller – Parte IV

In questa serie di articoli affrontiamo vari scenari di perdita di un Domain Controller e le relative procedure per rimediarvi: Primo articolo (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-i.htm): introduzione ad Active Directory e ai ruoli critici in carico ai Domain Controller della Foresta Secondo articolo (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-ii.htm): creazione di un inventario dei ruoli critici Terzo articolo (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-iii.htm): rimozione “pulita” dei riferimenti ad un DC non più presente in Active Directory per prevenire problemi di replica e autenticazione (Metadata Cleanup) Disclaimer: Le informazioni tecniche fornite in questo articolo sono pubblicate a solo scopo illustrativo e non costituiscono garanzia implicita o esplicita di correttezza, completezza o idoneità all’uso…

Procedure di Ripristino di Domain Controller – Parte III

In questa serie di articoli affrontiamo vari scenari di perdita di un Domain Controller e le relative procedure per rimediarvi: Nel primo articolo (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-i.htm) abbiamo fornito una breve introduzione ad Active Directory, descrivendo le strutture logiche e fisiche di AD DS, e ricordandone gli elementi base: Domini, Unità Organizzative (OU), Tree, Forest, Siti, Global Catalog (GC) e i ruoli Flexible Single Master Operation (FSMO) Il secondo articolo (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-ii.htm) era dedicato alla creazione di un inventario dei ruoli critici in carico ai Domain Controller della Foresta. Da questo articolo, inizieremo ad esaminare le procedure da effettuare per rimediare alla indisponibilità non…

Procedure di Ripristino di Domain Controller – Parte II

Nel primo articolo di questa serie (https://www.ictpower.it/sistemi-operativi/procedure-di-ripristino-di-domain-controller-parte-i.htm) dedicata ad approfondire i metodi per affrontare scenari di perdita di un Domain Controller, abbiamo fornito una breve introduzione ad Active Directory, descrivendo sia la struttura logica che quella fisica di AD DS, ricordandone gli elementi base: Domini, Unità Organizzative (OU), Tree, Forest, Siti, Global Catalog (GC). L’articolo discute anche i ruoli Flexible Single Master Operation (FSMO), che sono cruciali per mantenere la coerenza ed evitare conflitti nelle operazioni di Active Directory: Schema Master Domain Naming Master RID Master PDC Emulator Infrastructure Master Per concludere, abbiamo sottolineato la dipendenza di Active Directory dal…

Procedure di Ripristino di Domain Controller – Parte I

In un’infrastruttura basata su Active Directory Domain Services, i Domain Controller (DC) rappresentano il cuore pulsante della rete aziendale: gestiscono autenticazioni, autorizzazioni, politiche di sicurezza. La loro disponibilità continua è quindi fondamentale per garantire l’operatività dei servizi IT. Tuttavia, anche con un design ridondato e accorgimenti di alta disponibilità, può accadere che uno o più DC diventino inaccessibili o corrotti a seguito di eventi critici: guasti hardware, attacchi ransomware, errori umani o disastri fisici. In questi casi, è essenziale sapere come intervenire correttamente e tempestivamente per evitare ulteriori danni alla struttura logica della directory. Questa serie di articoli ha l’obiettivo…

Spostare macchine virtuali Hyper-V configurate con il virtual Trusted Platform Module (vTPM) tra host di virtualizzazione diversi

In ambiente Hyper-V, l’adozione del virtual Trusted Platform Module (vTPM) rappresenta un passo fondamentale per proteggere dati sensibili e garantire l’integrità delle macchine virtuali (VM). Tuttavia, questa misura di sicurezza aggiuntiva introduce anche nuove complessità, specialmente quando si rende necessario spostare VM tra host diversi. Il vTPM, infatti, non è solo una funzionalità locale della macchina virtuale: crea una dipendenza stretta dai certificati e dalle configurazioni di sicurezza dell’host Hyper-V. Di conseguenza, operazioni apparentemente semplici, come il live migration o l’export/import di una VM, richiedono attenzioni particolari. Senza un’adeguata pianificazione e preparazione, si rischia di incorrere in errori di avvio…

Consentire solo dispositivi USB autorizzati (pendrive e non solo) tramite GPO e Microsoft Intune

La sicurezza dei dati aziendali è una priorità essenziale. Una delle principali minacce deriva dall’utilizzo incontrollato di dispositivi di archiviazione USB, che possono causare perdite accidentali o intenzionali di informazioni sensibili. In questa guida illustrerò come configurare una policy di sicurezza che consenta esclusivamente l’uso di pendrive USB autorizzati (ma non solo), utilizzando sia Group Policy Object (GPO) in ambiente Active Directory, sia Microsoft Intune per ambienti cloud-managed. Ottenere VID e PID dei dispositivi autorizzati Per ottenere il Vendor ID (VID) e il Product ID (PID) di un dispositivo USB, si inserisce il dispositivo USB nel computer e si avvia…

Passwordless RDP con Windows Hello for Business

Se utilizzate Windows Hello for Business, potete sfruttare un’autenticazione più sicura e senza password anche per le sessioni di Remote Desktop Protocol (RDP). Questo vi permette di accedere ai vostri dispositivi in remoto senza dover digitare una password, affidandovi invece a metodi di autenticazione multi-fattore come il riconoscimento facciale, l’impronta digitale o un PIN sicuro. Per abilitare questa funzionalità, è essenziale che i dispositivi siano configurati correttamente e che supportino le credenziali basate su certificato o chiavi di sicurezza. La connessione remota con Windows Hello for Business avviene attraverso un meccanismo che verifica l’identità dell’utente senza esporre password a possibili…

RDP e la sicurezza delle credenziali: come funziona la modalità Restricted Admin e i rischi del Pass-the-Hash

La Restricted Admin Mode è una modalità di sicurezza per Remote Desktop Protocol (RDP) introdotta con Windows 8.1 e Windows Server 2012 R2. Il suo scopo principale è proteggere le credenziali degli utenti quando si connettono a un sistema remoto tramite Remote Desktop Connection (mstsc), prevenendo attacchi di tipo Pass-the-Hash (PtH). Normalmente, quando vi connettete a un host remoto tramite RDP, il sistema remoto riceve e memorizza le vostre credenziali, esponendole al rischio di furto se il computer è compromesso. Con la Restricted Admin Mode, invece, le credenziali non vengono mai trasmesse all’host remoto. Come funziona una connessione RDP normale…

Windows Defender Remote Credential Guard: connessioni RDP sicure e in SSO

Windows Defender Remote Credential Guard è una funzionalità che aiuta a proteggere le credenziali di accesso degli utenti durante le connessioni remote RDP, impedendo attacchi come il pass-the-hash e il pass-the-ticket. Questa funzionalità garantisce che le credenziali complete non vengano mai trasmesse ai dispositivi remoti. Se il dispositivo di destinazione viene compromesso, le credenziali non vengono esposte perché le credenziali e le derivate delle credenziali non vengono mai passate in rete al dispositivo di destinazione. Remote Credential Guard offre anche esperienze di accesso Single Sign-On per le sessioni di Desktop remoto. NOTA: È consigliabile usare Remote Credential Guard invece di…

Utilizzare Windows Hello for Business per l’accesso ad Active Directory: MFA per l’on-premises

Windows Hello for Business rappresenta una soluzione sicura ed efficace per l’autenticazione all’ambiente on-premises, garantendo un accesso protetto ad Active Directory tramite autenticazione a più fattori (MFA). Implementando questa tecnologia, sostituite le tradizionali credenziali basate su password con metodi più avanzati e resilienti, riducendo significativamente i rischi di attacchi informatici. Quando configurate Windows Hello for Business nel vostro ambiente on-premises, abilitate l’autenticazione forte tramite certificati o chiavi di sicurezza basate su TPM, assicurando che ogni accesso sia verificato attraverso elementi biometrici o PIN. Questo metodo non solo migliora la sicurezza, ma ottimizza anche l’esperienza utente, eliminando la necessità di ricordare…