Windows Server, versione 1709 – Quali saranno le novità?

Tra qualche giorno, il 17 Ottobre 2017,  verrà rilasciato al pubblico Windows Server, versione  1709, la nuova versione del sistema operativo server di Microsoft.
Durante la conferenza Ignite 2017 sono state mostrate alcune novità interessanti e soprattutto è stata resa nota la modalità con cui verranno rilasciate d’ora in poi le nuove versioni di Windows Server.

Windows Server, versione  1709 avrà diverse novità in ambito Container e Windows Subsystem for Linux, oltre alla possibilità di migliorare Hyper-V grazie al supporto per le nuove Storage Class Memory. Una curiosità: Windows Server, versione  1709 sarà disponibile solo in modalità Core (Standard e Datacenter) ed in versione Nano Server.

Windows Server Cadence

Poiché alcune realtà lavorative si evolvono rapidamente, una versione più veloce di Windows Server, con rilascio di nuove funzionalità, potrebbe essere un approccio decisamente adeguato per mantenere il passo coi tempi. Per questo motivo ci saranno due Channel in Windows Server:

  1. Semi-Annual Channel. La versione verrà rilasciata in primavera e in autunno e sarà disponibile per i clienti che sottoscrivono la Software Assurance oppure per i clienti di Microsoft Azure. Ogni release sarà supportata per 18 mesi e avrà nel nome l’indicazione anno/mese (ad es. 1709)
  2. Long-Term Servicing Channel. Versione disponibile per tutti coloro che non vogliono aggiornare ogni 6-12 mesi. Il programma di supporto sarà di 5 anni + altri 5 anni di Extended Support. La release avrà il nome Windows Server + anno di rilascio

Ovviamente, per chi potrà, sarà possibile utilizzare entrambe le versioni, decidendo in base alle applicazioni e ai servizi da far girare.

Figura 1: Channel di rilascio delle versioni di Windows Server 2016

Figura 2: Funzionamento del Semi-Annual Channel e del Long Term Servicing Channel in Windows Server 2016

Nano Server

Nella versione 1709 Nano Server sarà ottimizzato per l’utilizzo con i Containers. La dimensione di questa versione di Windows Server è ormai di fatto di pochissimi mega e la rende ideale per creare applicazioni web all’interno di container sia Windows che Linux, grazie alla collaborazione con Docker.

Nano Server aveva anche evidenziato problemi come server di virtualizzazione, in quanto risultava difficile l’installazione, la gestione, il patching e l’installazione dei driver per l’hardware ottimizzato. Si è deciso per questo motivo di specializzarlo per workload più adeguati.

Figura 3: Scelta della corretta modalità di installazione di Windows in base al workload

Figura 4: Le dimensioni di Windows Server 1709 Nano Server sono state notevolmente ridotte

Hybrid Application Platform

Ai container verrà aggiunta la possibilità di utilizzare il protocollo SMB 3.0, rendendo di fatto possibile salvare i dati in una semplice cartella condivisa. In più ai container sarà aggiunto il support a .NET Core 2.0

I Linux Container, grazie alla Hyper-V Isolation, permetteranno di realizzare piattaforme in cui far girare qualsiasi tipo di container (Windows e Linux) in maniera sicura. Infatti ogni container farà girare dei Kernel Linux reali all’interno della Hyper-V Child Partition. Questo permetterà anche di utilizzare Windows Subsystem for Linux (WSL) in Windows Server 2016.

Figura 5: Novità della Hybrid Application Platform in Windows Server 2016 1709

Project Honolulu

Ho già parlato nell’articolo Project ‘Honolulu’: la rivoluzione della gestione di Windows Server della nuova interfaccia di management di Windows Server completamente realizzata in HTML5. Il progetto mi è davvero piaciuto e soprattutto sarà gratuito. Il software è molto leggero e permette di evitare di dover aprire tante console per poter gestire le funzionalità di un server, aggiungendo il vantaggio di poter utilizzare un browser per le connessioni alle diverse macchine. Davvero una rivoluzione nella gestione di Windows Server. In più è stato anche annunciato che verrà inserita la possibilità di effettuare il Backup su Azure!

Figura 6: Project Honolulu, la nuova frontiera nella gestione di Windows

Software Defined Datacenter

Windows Server 2016 utilizza le stesse funzionalità disponibili in Microsoft Azure. Il Cloud OS, come è stato chiamato, supporta i più grandi server fisici (24 TB di RAM e 512 logical processors) e le più grandi macchine virtuali (12 TB di RAM e 240 virtual processors) attualmente disponibili e ci mette a disposizione la stessa scalabilità del Cloud pubblico. Il termine Software Defined Datacenter indica l’insieme delle tecnologie che permettono alle infrastrutture di essere virtualizzate. Grazie anche alla gestione offerta dalla suite System Center 2016, Windows Server 2016 utilizza tecnologie per virtualizzare l’hardware, lo storage, la rete, i sistemi operativi e le applicazioni, facendo in modo che vengano separate dall’hardware fisico e dall’associazione 1:1 con i server come succedeva in passato. Per maggiori informazioni su SDDC potete visitare la pagina https://docs.microsoft.com/en-us/windows-server/sddc

Figura 7: Tecnologie usate da Windows Server per gestire un Software Defined Datacenter (SDDC)

Conclusioni

Lo scopo di questo articolo è quello di darvi un’idea delle funzionalità che verranno rilasciate nel prossimo Windows Server, versione  1709 e dopo il rilascio seguiranno altri articoli in cui approfondiremo ogni singola novità. Nel frattempo, potete dare anche un’occhiata ai video delle sessioni di Ignite 2017:

  1. Windows Server: What’s New and What’s Next
  2. Windows Server Fall Release: Technical Foundation
  3. Windows Server Feature Release: How to Maximize Developer Efficiency Today and Tomorrow
  4. Discover What’s New with Windows Server Management Experiences
  5. Everything you need to know about the new Windows Server release cadence